Il Legno

Il Legno
24-02-2017

Il Legno

IL LEGNO È VIVO

L'intervento di pitturazione su legno assume un particolare valore se consideriamo la necessità di proteggere questo materiale dall'umidità, dall'attacco degli agenti atmosferici (in particolare la pioggia e i raggi UV) e dall'insidia de i parassiti e degli insetti xilofagi.

Naturalmente una buona protezione del legno ha maggiore importanza se il manufatto è destinato ad un uso esterno ed è quindi direttamente esposto a tutta questa se rie di pericoli.

Non bisogna poi dimenticare che il legno è un materiale vivo, cioè di natura organica; questa sua vitalità riscontrabile anche dopo una regolare stagionatura - si manifesta attraverso movimenti impercettibili di allunga mento e contrazione provocati dalle variazioni di temperatura e umidità.

Per tutte queste ragioni un buon prodotto per legno deve avere elasticità, un ottimo potere protettivo nei confront i dei nemici de l legno e garantire l'idrorepellenza; l'umidità infatti non solo deforma il legno, ma lo rende soggetto all'aggressione di muffe e funghi.

Ma passiamo ora alla scelta dell'attrezzatura necessaria.

Pennello ovale e finissimo: Sono indicati per la tinteggiatura di supporti irregolari, ricchi di intarsi e modanature. Il pennello finissimo serve per le decorazioni e per tracciare linee finissime.

Pennello piatto:

È l 'ideale per le superfici piane: garantisce un 'uniformità tale de l film verniciante, da rendere più semplice e perfetto il lavoro anche a ch i non ha un'esperienza già collaudata.

Spatola per stucco:

Le superfici danneggiate devono essere sotto poste ad un intervento di stuccatura. La spatola facilita l'applicazione e la lisciatura della pasta riempiente

Carta vetra ta su tampone:

La superficie de l legno deve essere sottoposta a ripetute carteggiature per uniformare al meglio il supporto. Sono consigliabili le grane 240, 320 e 360.

Raschietto:

Possono avere forme differenti. La scelta è strettamente legata al tipo di supporto da trattare: c i sono raschietti per superfici piane, intarsiate o fortemente irregolari.

Pistola termica per sverniciare:

Grazie a questo utensile di facilissimo uso, risolverete brillantemente ed in poco tempo il problema della sverniciatura . È consigliabile per superfici particolarmente estese.

Spazzola e diluente sintetico:

I pini, gli abeti e i larici, soprattutto se nuovi, possono evidenziare delle sacche di resin a che ostacolerebbero la perfetta adesione dello smalto . Con spazzola e diluente sintetico si possono eliminare facilmente.

Trapano con punta a tazza e colla vinilica:

Per e li minare i nodi morti e sostituirli con delle spine di legno del diametro adeguato.

Acquaragia:

Per la pulizia del supporto e dei pennelli. Utilizzate sempre del solvente e dei panni in cotone perfettamente puliti.

 

LE OPERAZIONI PRELIMINARI

I cicli di lavorazione differiscono a seconda delle condizioni del legno: quindi se è nuovo o già verniciato.

 

LEGNO NUOVO

Dopo esservi accertati che il legno abbia avuto la necessaria stagionatura (dato importante per la buona riuscita del lavoro) dovrete correggere le imperfezioni della superficie.

Quindi: eliminate la resina superficiale (presente su legni come il pino, l'abete o il larice) con una spazzola di crine e del diluente sintetico; eliminate i nodi morti con una punta a tazza montata su un trapano e riempi te il foro con un cilindretto di legno dello stesso diametro.

Incollate con un prodotto vinilico e livellate la superficie con un intervento di carteggiatura.

Prima dell'applicazione della pittura di fondo carteggiate tutta la superficie e pulitela dai residui della carteggiatura.

 

LEGNI GIÀ TRATTATI

Se la verniciatura precedente è in buone condizioni potrà essere utilizzata come fondo per lo smalto.

Sarà sufficiente stuccare le piccole imperfezioni con lo stucco, carteggiare (grana 240) e pul ire tutta la superficie.

Se al contrario il vecchio smalto è in cattive condizioni e si sta sfogliando, dovrete sverniciare tutta la superficie.

A questo proposito vi segnaliamo due soluzioni: lo sverniciante chimico oppure a caldo (con una pistola termica).

Ripristinate poi le condizioni ottimali seguendo il ciclo per il legno nuovo.

 

ALL’OPERA

Prima di analizzare i cicli di applicazione corretti, vi ricordiamo che la qualità del prodotto verniciante è un fattore molto importante ai fini  della buona riuscita del lavoro.

Alta qualità significa infatti una resa maggiore e una facile applicazione.

Ma passiamo ora alla parte pratica, individuando fra gli interventi di tinteggiatura due differenti procedure: su legno nuovo e su legno già trattato .

 

LEGNO NUOVO

Dopo la preparazione preliminare il manufatto è pronto per ricevere la mano di fondo: a questo proposito vi segnaliamo le pittura sintetica di fondo Opaco G.9. Tutte le pitture richiedono una diluizione con diluente sintetico 914090 della Linvea.

Ad essiccazione ultimata (dopo circa 24 ore) carteggiate scrupolosamente tutta la superficie da trattare. Quindi applicate due mani di finitura con gli smalti, LINTEX, IRILUX, POLYLAC, diluite con diluente sintetico 914090 sempre della Linvea .

 

LEGNO GIÀ TRATTATO

L'unica differenza sostanziale dal ciclo di lavorazione per legno nuovo, consiste nella scelta del prodotto di fondo; in questo caso è necessario optare per un prodotto che isoli molto bene le vecchie mani di smalto e che crei un ponte di adesione fra la vecchia pittura e la nuova.

Perciò è particolarmente indicata la pittura sintetica Opaco G.9.

Procedete quindi seguendo i consigli enunciati a proposito del "legno nuovo".

Se infine desiderate ottenere una finitura non lucida, vi segnaliamo gli smalti POLYLAC SATINÈ (satinato) e POLYLAC OPAQUE (opaco).