Il legno Naturale

19-04-2017

Il legno Naturale

 LA NATURALE BELLEZZA DEL LEGNO

L'intervento di verniciatura ha due scopi ben precisi: la protezione e l'abbellimento delle superfici trattate.

Esistono delle situazioni in cui questa regola potrebbe essere messa in discussione.

In presenza, ad esempio, di un oggetto in legno pregiato o di prima scelta potrebbe venirci spontanea una domanda: ''perché rinunciare alla natural e bellezza del legno?".

E’ proprio per evitare di "nascondere " la bellezza di un materiale tanto nobile che le aziende produttrici commercializzano le vernici trasparenti (flatting) e gli impregnanti.

Si tratta di prodotti dalle elevate caratteristiche protettive che mantengono inalterato il naturale aspetto del legno. La differenza sostanziale fra flatting e impregnanti è individuabile nel tipo di finitura superficiale: i primi creano una specie di film superficiale, mentre i secondi penetrano nelle fibre del legno impregnandole.

Nel primo caso possiamo quindi par lare di trattamento a poro chiuso mentre nel secondo caso di trattamento a poro aperto.

In realtà questi prodotti sono anche in grado di modificare il colore de l legno sfruttando l'effetto mordente; è quindi possibile nobilitare il supporto con tinte simili al noce, al mogano e alle essenze più pregiate.

Di seguito analizzeremo i due cicli di applicazione: a poro aperto e a poro chiuso .

Ma vediamo prima quali sono gli attrezzi necessari.

Pennello piatto:

Particolarmente indicato per la verniciatura di superfici piane. Abbiate cura di sceglierne uno molto morbido .

Pennelli tondi e ovali:

A seconda delle irregolarità delle superfici potrete utilizzare il pennello che meglio risponde alle specifiche esigenze.

Pennello finissimo meglio conosciuto anche con il nome di tiralinee:

E’ il pennello più indica to per la decorazione di intarsi o motivi ornamentali.

Pialla:

Ce ne sono di diversi modelli e di diverse grandezze. La scelta deve essere naturalmente motivata dal tipo di superficie da trattare.

Carta vetrata su tampone:

La preparazione delle superfici prevede una serie di carteggiature, in modo da lisciare il più possibile il supporto. Consigliamo le grane 240, 320 e 360.

Spazzola e diluente sintetico:

Utilissimi per l 'eliminazione delle sacche resinose da legni quali il pino, l’abete o il larice.

Nastro adesivo, guanti e fog li di giornale:

Per schermare e proteggere gli oggetti direttamente a contatto con l'oggetto da verniciare .

Raschietto:

Ve ne sono di diverse forme a seconda del tipo di superficie da trattare. È necessario solo nel caso in cui dobbiate sverniciare il supporto.

Ammoniaca e acquaragia:

La prima è particolarmente indicata per il trattamento delle parti annerite; men tre la seconda per la pulizia dei pennelli e delle superfici da trattare.

LE OPERAZIONI PRELIMINARI

 

Naturalmente l'applicazione di un prodotto a finitura trasparente richiede una superficie in buono stato, poiché stuccature o vistosi rappezzi risulterebbero, al termine del lavoro, irrimediabilmente evidenti . Eventualmente si possono ritoccare le imperfezioni più leggere con uno stucco colorato nella stessa tonalità del legno con l'aggiunta di colori in polvere.

I legni nuovi devono essere preparati con una levigatura molto curata per eliminare tutti i difetti superficiali. Dopo una perfetta piallatura, carteggiate il supporto almeno tre volte con una carta di grana 240. Infine pulite il legno dalle polveri della carteggiatura.

Se la superficie si presentasse leggermente annerita, sottoponetela ad un trattamento con acqua e ammoniaca per schiarirla.

Nel caso di legni già verniciati bisogna verificare lo stato di deterioramento della vecchia vernice.

Se il vecchio prodotto trasparente è ancora in buono stato sarà sufficiente un intervento superficiale di carteggiatura, in modo da ravvivare il supporto ed eliminare le eventuali piccole imperfezioni; continuate poi con il ciclo di finitura utilizzando la vecchia vernice come fondo.

Se al contrario le vecchie mani di trasparente sono degradate, vi consigliamo di raschiare tutta la superficie, in modo da riportare alla luce il legno; proseguite poi con il ciclo relativo al legno nuovo.

Vi ricordiamo infine che il ciclo a poro aperto (impregnante) richiede sempre una superficie grezza non verniciata; in questo caso è quindi necessario procedere con un intervento di sverniciatura.

IL CICLO A PORO CHIUSO 

Se il legno è nuovo e quindi non protetto da nessun prodotto verniciante, dovrete stendere innanzi tutto una mano del fondo trasparente impregnante IMPREX (vai al prodotto) (non diluita), dotato di ottime capacità fungicide antimuffa.

Nel caso di legni già verniciati e ancora in buono stato non è necessaria l'applicazione di IMPREX.

Una volta essiccato il prodotto di fondo dovrete carteggiare accuratamente tutta la superficie poiché gli impregnanti - come si dice correntemente - sollevano il pelo. A questo punto non vi rimane che sceglie re il prodotto di finitura a seconda dell'effetto che volete ottenere; vi segnaliamo quindi la vernice trasparente lucida Sil -UV, oppure l’impregnante Classico se si vuole una finitura a poro aperto.

Per il trattamento di oggetti in legno di maggior uso (ad esempio tavoli e sedie), vi consigliamo invece la VERNICE per PARQUET.

Si tratta di una particolare vernice per interni ed esterni con un'elevata durezza e un 'ottima resistenza meccanica; caratteristi che che la rendono il prodotto ideale per quegli oggetti sottoposti a continui sforzi.

Per la particolare durezza e lucentezza della superficie, queste vernici vengono anche dette vetrificanti.

Sono necessarie due mani diluite al 10% con acqua minerale; fra una mano e l 'altra (almeno 24 ore) procedete ad un intervento di carteggiatura.

Se volete dare un tocco di colore al legno, applicate, fra la mano di fondo e le due mani di flatting, una mano di impregnante colorato Green Wood.

IL CICLO A PORO APERTO

Gli impregnanti, a differenza dei flatting, non svolgono la loro azione protettiva per mezzo di un film superficia le continuo; al contrario, come il nome stesso di questi prodotti suggerisce, impregnano il supporto penetrando in profondità. La protezione a poro aperto favorisce quindi una calibrata permeabilità, condizione indispensabile perché la fibra possa vivere come quando era alimentata dalla linfa naturale.

Le superfici trattate ad impregnante inoltre, non creando film superficiale, non sfogliano e non richiedono mai l'intervento di sverniciatura. Viste queste caratteristiche è chiaro che il legno da trattare ad impregnante deve essere nuovo o quanto meno completamente sverniciato (quindi a poro aperto).

La primissima operazione da compiere consiste nell'applicazione di una mano del fondo impregnante IMPREX per i cicli a solvente ,Green Wood per i cicli all’acqua; anche volendo utilizzare poi un impregnante colorato è sempre bene applicare una mano di fondo incolore.

Questa precauzione impedisce il formarsi di antiestetiche macchie, dovute al diverso assorbimento del legno. Quindi stendete due mani dell’impregnante Classico (solvente) Green Wood (all’acqua) pronti all'uso e deve essere dato a pennello nel senso della fibra. Attendete sempre l'essiccazione completa fra una mano e l'altra.

Guarda la cartella colore Green Wood

Guarda la cartella colore Sil-UV